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Benessere psicologico

L’articolo a cura della dr.ssa Iole Colombini, psicologo psicoterapeuta, in occasione del Mental Health Day 2020, la Giornata Mondiale della Salute Mentale, che punta a sensibilizzare ed educare sul tema della salute mentale, contro i pregiudizi verso le persone che soffrono di disturbi mentali.

Cosa si intende per salute mentale

La salute mentale è un’espressione che associamo in modo quasi automatico all’assenza di sofferenza psichica e di disagio emotivo, mentre fonti autorevoli come l’OMS e il Ministero della salute ci insegnano che questa vada intesa come benessere, dal punto di vista fisico e mentale ed implichi anche il nostro ruolo nella società. 

In senso lato il benessere dipenderebbe da fattori soggettivi e condizioni oggettive che possono includere la capacità economica, la qualità delle relazioni interpersonali, una condizione fisica soddisfacente, la presenza di legami affettivi solidi e duraturi e, complessivamente, il livello di realizzazione personale. Tali determinanti sociali del benessere di ogni individuo che possono variare in tempi diversi e luoghi diversi sono gli indicatori del livello della sua salute mentale.

Se proviamo a pensare al diffondersi di malattie in tempi passati, come ad esempio il tifo o il colera e, attualmente, al dilagare inquietante del nemico con cui dovremmo, secondo gli epidemiologi, imparare a convivere, ci rendiamo conto come possano variare le condizioni del nostro benessere fisico e mentale. A costo di quali strategie, accorgimenti e rinunce nella vita di tutti i giorni riusciamo a conquistarlo ed a percepirlo? Per alcuni, nella situazione attuale di emergenza per la salute, si tratta di un obiettivo raggiungibile a costo di piccole perdite: la rinuncia a celebrare una ricorrenza con amici e parenti, la minore frequenza di visite a conoscenti, l’evitare film e spettacoli o trattenimenti in ambienti chiusi ed affollati, per altri tali necessari adattamenti possono implicare insostenibili livelli di frustrazione.

L’importanza del supporto psicologico

La maggior parte delle persone che scelgono di accedere ad un trattamento di psicoterapia o di supporto psicologico, denunciano malessere, disagio emotivo, sofferenza psichica, magari a causa di un recente trauma, della perdita di un legame affettivo, di un’inquietante diagnosi di malattia. In genere, la richiesta di aiuto psicologico è basata sulla fantasia che lo specialista possa azzerare la condizione frustrante di sofferenza o sia in grado di rimodulare a favore della persona in difficoltà i pesanti dettagli di una sfavorevole situazione esistenziale. Sta allo specialista l’impegno di proporre ed eventualmente avviare un percorso mirato all’individuazione di risorse e potenzialità dello stesso richiedente che possano aiutarlo ad affrontare l’emergenza psichica. Si tratta di iniziali passaggi di un’esperienza emotiva che può orientare un paziente a comprendere che non esiste una bacchetta magica in grado di azzerare il malessere.

In ogni caso può verificarsi che una persona affranta per la sofferenza psichica, vale a dire per un livello basso di salute mentale, affiancata dallo specialista tramite un approccio deontologicamente corretto, riconosca di poter affrontare la sofferenza, attingendo a qualità e valori del suo bagaglio emotivo, a volte dimenticati o resi silenti dalla condizione sfavorevole. Un lavoro su di sé che può offrire alla persona in difficoltà il beneficio di ridurre il disagio e/o di riconoscere la propria capacità di far fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di orientarsi in modo costruttivo verso le opportunità positive che la vita può offrire, in sintesi, di raggiungere un benessere, magari da tempo fantasticato. 

In tali termini, a fronte delle avversità si crea una condizione di resilienza che rimanda all’immagine di un personaggio noto nel mondo dei fumetti: la storica Mafalda. Una ragazzina arrabbiata con il mondo che trova sempre un suo modo, originale per l’immediatezza e l’ironia, di affrontare circostanze avverse e contrarietà della vita di ogni giorno. Ricordiamo la sua espressione enigmatica quando nel fumetto recita: “La soluzione è dietro l’angolo, la luce è in fondo al tunnel, la felicità dietro la porta…” o ci invita a ‘riappropriarci del nostro diritto alla salute ed alla serenità’. Un suggerimento che racchiude in sé la metafora di un benessere stigmatizzato, cioè di una salute mentale a tutto tondo.

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Psicologa e Psicoterapeuta a Milano

La dr.ssa Colombini è esperta in approfondimenti sui fattori emotivi e psicologici connessi alle patologie croniche quali il diabete mellito, le sindromi genetiche, le alterazioni dello sviluppo sessuale e transitorie come il rallentamento del percorso di crescita, cefalea, blocco deambulazione, disturbi fisici funzionali; inoltre, fonda il suo approccio clinico sulla ricerca per ogni individuo di eventuali connessioni tra sofferenza, comportamento e fattori emotivi non riconosciuti.