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L’intervento di protesi di ginocchio, sia parziale che totale, rappresenta uno degli interventi ortopedici tra i più eseguiti al mondo, insieme alla protesi dell’anca. La protesi monocompartimentale di ginocchio è una mini-protesi che sostituisce il solo compartimento danneggiato del ginocchio. Il ginocchio è infatti costituito da tre compartimenti: il compartimento femoro-tibiale interno, femoro-tibiale esterno e quello femoro-rotuleo, cioè tra la rotula e il femore.
La protesi monocompartimentale è costituita da una componente femorale, da una componente tibiale e da un inserto in plastica che si interpone tra le superfici consentendone il reciproco scorrimento. La protesi monocompartimentale può essere realizzata sia per il compartimento interno, sia per quello esterno o femoro-rotuleo. Questo consente di sostituire solo ciò che è realmente danneggiato all’interno del nostro ginocchio, salvaguardando anche i legamenti crociati anteriore e posteriore, che rappresentando il compartimento centrale del ginocchio e sono responsabili della sua stabilità e propiocezione.
Circa il 20% dei pazienti che si sottopongono a un intervento di protesi del ginocchio o dell’anca soffre di artrosi dell’articolazione contro-laterale. E nel breve tempo andrà incontro a un intervento di protesi anche dell’altra articolazione. Quindi, la domanda è: è possibile eseguire un intervento di protesi bilaterale simultanea del ginocchio?
La risposta è sì, ma in centri specializzati in questo tipo di chirurgia in pazienti selezionati, con poche patologie associate e una grande motivazione a tornare alla propria vita quotidiana nel più breve tempo possibile. Infatti eseguire un intervento bi-laterale simultaneo consente al paziente di dimezzare i tempi di recupero, di dimezzare i rischi operatori e anche i costi per la Sanità pubblica. È un intervento che può avere una durata di circa due ore o due ore e mezza. Diversi studi clinici hanno dimostrato che questo intervento non ha nessun tipo di conseguenza sui tempi di recupero.
La protesi femoro-rotulea è una mini-protesi, quindi una protesi monocompartimentale a tutti gli effetti, che va a sostituire il compartimento femoro-rotuleo del ginocchio. La filosofia è quella di tutte le protesi monocompartimentali, cioè andare a sostituire solo ciò che è realmente danneggiato risparmiando tutto il resto del ginocchio.
La femoro-rotulea è costituita da una componente trocleare, in metallo, che va a rivestire la superficie del femore, e da una componente in plastica, o rotulea, che va a rivestire la superficie della rotula. Entrambe le componenti vengono ancorate, o fissate, all’osso del paziente tramite un apposito cemento per osso. Anche in questo caso l’intervento può essere eseguito in maniera bi-laterale simultanea senza per questo andare a rallentare i tempi di recupero del paziente. La cosa più importante in questo caso, come in tutte le protesi monocompartimentali, è quella di essere sicuri che non ci siano ovviamente danni a carico di altri compartimenti, ovvero femoro-tibiale interno ed esterno.
Nonostante quello della protesi di ginocchio sia uno degli interventi ortopedici più eseguiti al mondo, esiste una piccola percentuale di pazienti che è ancora insoddisfatta dopo questo tipo di intervento. Le cause di questa insoddisfazione possono essere: una progressione dell’artrosi, nei casi di protesi parziale; un’artrosi rotulea, nei casi di protesi totale in cui non è stato eseguito il rivestimento della rotula; la mobilizzazione asettica; e le infezioni.
Nei casi di progressione artrosica con protesi parziale è necessario rimuovere la protesi parziale e posizionare una protesi totale. Nei casi di artrosi rotulea, invece, è sufficiente rivestire la rotula con una superficie in plastica o in polietilene. Nei casi di mobilizzazione asettica o infezione, infine, è necessario rimuovere la protesi, sia essa parziale o totale, e posizionare o uno spaziatore cemento antibiotato, in caso di presenza di infezione, o altrimenti direttamente una protesi da revisione in un singolo intervento, in caso di tratti di una mobilizzazione asettica.
Blog di informazioni mediche a carattere divulgativo redatto da medici Ultraspecialisti.
Medico Ortopedico presso l’Unità di Chirurgia Protesica Mini-invasiva del Ginocchio e dell’Anca presso l’Ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo.
Il dr. Biazzo è specializzato nel trattamento di artrosi del ginocchio e dell’anca. Si occupa di chirurgia protesica mininvasiva del ginocchio e dell’anca e chirurgica artroscopica del ginocchio.
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