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La patologia artrosica dell’anca e di conseguenza gli interventi di protesi totale sono aumentati significativamente negli ultimi anni anche per un aumento della vita media della popolazione.
È comunque un intervento che viene effettuato anche in età più giovane, soprattutto in seguito ad alcune condizioni che possono favorire lo sviluppo di un’artrosi precoce quali le fratture e la displasia congenita.
Esistono diverse vie chirurgiche per impiantare una protesi totale d’anca, una di queste è la via miniinvasiva anteriore.
Viene definita anteriore perché l’incisione cutanea viene effettuata nella regione anteriore dell’anca a livello della radice della coscia; mininvasiva poiché rispetto ad altri approcci chirurgici standard quali per esempio la via laterale o la via postero-laterale, questo tipo di accesso chirurgico non danneggia le strutture muscolo-tendinee.
Infatti non vengono incisi né muscoli né tendini: per raggiungere l’anca si passa tra un ventre muscolare, viene infatti definita come una via intermuscolare. A questa mini invasività muscolo-tendinea si associa anche una mininvasività cutanea in quanto viene effettuata una ridotta incisione chirurgica.
I vantaggi di questa via sono molteplici. Prima tra tutti riconosciamo un minor dolore post operatorio proprio legato al fatto che le strutture muscolo tendine non vengono incise; a questo si associa anche un minor sanguinamento post operatorio, una ripresa più rapida e di conseguenza anche una degenza post operatoria ospedaliera più breve.
Oltre a questa via anteriore mi invasiva standard, cioè con un’incisione cutanea anteriore e longitudinale rispetto alla coscia, effettuo anche la variante bikini che prevede incisione trasversale, seguendo la piega di flessione cutanea della coscia.
Il vantaggio fondamentale di questa variante è il fatto che la cicatrice risulta meno evidente proprio perché coincide con la piega di flessione cutanea fisiologica dell’anca.
Blog di informazioni mediche a carattere divulgativo redatto da medici Ultraspecialisti.
Medico Ortopedico presso l’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Il Dr. Ometti svolge attività chirurgica rivolta in particolare alla patologia dell’anca.
Il Dr. Ometti esegue inoltre interventi di prelievo di aspirato midollare ricco di cellule staminali (B-MAC) dalla cresta iliaca e successiva infiltrazione intrarticolare per il trattamento delle artrosi.
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