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Si ritiene che nei paesi industrializzati circa il 25% dei bambini di età inferiore a cinque anni soffra di problemi correlati al sonno. Se si considera che il sonno rappresenta una importante fase di recupero per il sistema nervoso, particolarmente delicata in età evolutiva, questo dato risulta piuttosto allarmante.
Una scarsa qualità del sonno può verificarsi per molteplici ragioni: insonnia, parasonnie (movimenti nel sonno, sonnambulismo, parlare nel sonno, terrore notturno) alterazioni del ritmo sonno-veglia, ipersonnie (eccessiva sonnolenza), disturbi respiratori nel sonno.
Questi ultimi rappresentano un gruppo di malattie accomunate dalla compromissione dell’attività respiratoria durante il sonno che determina uno scompaginamento dell’architettura stessa del sonno, talvolta associata ad abbassamenti dell’ossigeno nel sangue, che possono avere ripercussioni significative sulla salute del bambino.
La sintomatologia è principalmente rappresentata da:
Questa condizione, conosciuta come “Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno” (OSAS), è causata dal difficoltoso passaggio di aria attraverso le vie aeree superiori ed è contrassegnata dal sintomo russamento.
La OSAS in età pediatrica è una patologia piuttosto frequente (colpisce circa il 2% dei bambini in età prescolare) ed è causata da alterazioni che determinano una ostruzione parziale e prolungata (ipopnea) o completa e intermittente (apnea), delle vie aeree superiori.
La diagnosi precoce è importante perché consente di intervenire prontamente e quindi di evitare l’aggravamento del quadro clinico. Tuttavia il sospetto diagnostico non sempre viene posto con la necessaria tempestività poiché l’alterazione respiratoria ed il russamento, verificandosi durante il sonno, possono passare inosservati.
Nel sospetto di OSAS lo strumento diagnostico principale a disposizione del medico è rappresentato dallo studio del sonno tramite l’esame polisonnografico. Questo esame, che si effettua ponendo alcuni elettrodi sulla testa (rilevazione elettroencefalografica) e sul torace del bambino e una cannulina in prossimità delle narici, consente di rilevare simultaneamente l’attività elettrica del cervello e l’attività del respiro e del cuore durante il sonno.
La polisonnografia viene eseguita solo in centri altamente specializzati. Tuttavia, di recente, grazie all’innovazione tecnologica, sono disponibili strumenti di ridotte dimensioni e di facile impiego che consentono di effettuare l’esame, con l’esclusione della rilevazione elettroencefalografica, al domicilio del paziente.
Un test ulteriormente semplificato è rappresentato dalla rilevazione incruenta dell’ossigeno nel sangue (saturimetria notturna) che si esegue agevolmente a domicilio fissando una sondina al dito del bambino.
La Drug Induced Sleep Endoscopy (DISE), endoscopia respiratoria nel sonno, è la metodica più innovativa per lo studio dei disturbi respiratori nel sonno. Per effettuare questo esame il bambino viene sedato e sottoposto allo studio delle vie aeree tramite una fibra ottica (endoscopia) e, contemporaneamente, ad un esame polisonnografico. Le eventuali sedi di occlusione saranno pertanto individuate con l’endoscopia mentre il polisonnigrafo registrerà il difettoso passaggio di aria a conferma di ciò che viene evidenziato in endoscopia.
Questo esame consente nella stessa seduta di porre diagnosi e di intervenire chirurgicamente, ad esempio effettuando interventi mirati mini invasivi al posto di interventi demolitivi nel caso di sindromi malformative, oppure asportando direttamente le tonsille e/o le adenoidi, con innegabili vantaggi per il piccolo paziente. Naturalmente questo approccio alla “chirurgia del sonno” presuppone l’intervento di una equipe multidisciplinare che operi in una struttura ad elevata specialità.
La terapia delle OSAS, nella maggior parte dei casi, è chirurgica ed è rappresentata dall’adenotonsillectomia. Tuttavia esistono terapie farmacologiche a base di cortisonici topici (spray nasali) che sono utili nel trattamento delle forme residuali (recidive dopo intervento di adenotonsillectomia) e delle forme più lievi.
Terapie basate sulla correzione ortodontica e terapie che prevedono un supporto respiratorio basato sull’impiego di maschere per l’applicazione della CPAP o della ventilazione non invasiva, sono infine da prendere in considerazione quando sussiste un quadro malformativo del cavo orale, quando l’OSAS non si è risolta con l’adenotonsillectomia o quando è causata da malattie neuromuscolari.
Blog di informazioni mediche a carattere divulgativo redatto da medici Ultraspecialisti.
Il dr. Piumelli è specializzato nel trattamento delle patologie respiratorie nel sonno in particolare: gestione clinica dei bambini con storia di Apparent Life-Treathening events (ALTE), Brief Resolved Unexplained Events (BRUE), Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS), Apnee della prematurità, Sindrome da Ipoventilazione Centrale Congenita (CCHS-S. di Ondine).
Divulgazione delle norme di sicurezza nel sonno nel primo anno di vita.
Il dr. Piumelli svolge attività di ricerca incentrata sulle patologie respiratorie nel sonno SIDS, ALTE/BRUE, CCHS,OSA.
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