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a cura della dr. ssa Laura Castellino
Medico Endocrinologo Specialista
L’ipotiroidismo è una condizione clinica dovuta ad una insufficiente azione degli ormoni tiroidei a livello tissutale, che determina un rallentamento di tutti i processi metabolici.
A seconda della causa, l’ipotiroidismo si distinguersi, a seconda della causa, nella forma primitiva e nella forma centrale. La forma primitiva è determinata da una causa organica e può essere congenita o acquisita, dovuta ad una ridotta massa e/o funzione del tessuto tiroideo. L’ipotiroidismo centrale, invece, si manifesta quando vi è una ridotta stimolazione da parte dell’asse ipotalamo-ipofisi; oppure quando si sviluppa una resistenza generalizzata agli ormoni tiroidei, per un’alterazione dei recettori per la triiodotironina.
Tra i sintomi più comuni si annovera adinamia, cute secca, sonnolenza, eloquio rallentato, bradicardia, intolleranza al freddo, iposudorazione, pallore cutaneo, stipsi, perdita di memoria, dispnea, apnea notturna, edemi periferici.
Condizione clinica in cui si verifica un aumento delle concentrazioni di ormoni tiroidei conseguente a una iperfunzione della tiroide. I sintomi più frequenti dell’ipertiroidismo sono tremori, nervosismo, tachicardia, palpitazioni, aritmie, debolezza muscolare, osteoporosi, esoftalmo, perdita di peso, aumento dell’appetito, aumento della sete e della diuresi, diarrea, intolleranza al caldo, aumento della sudorazione.
Detto anche morbo di Graves o gozzo tossico diffuso per l’aumento uniforme del volume della tiroide (gozzo), è una forma di ipertiroidismo autoimmune. I sintomi più frequenti comprendono disturbi psichici, in particolare ansia, irritabilità, depressione e disturbi fisici tra cui battito cardiaco accelerato, debolezza muscolare, sudorazione eccessiva, arrossamento del volto e del collo, disturbi mestruali fino all’amenorrea nelle donne, diarrea e perdita di peso. Un altro sintomo molto frequente è l’esoftalmo, la protrusione degli occhi oltre la rima palpebrale.
Malattia associata all’ipertiroidismo del morbo di Graves-Basedow. Si tratta di un processo infiammatorio autoimmune che determina il rigonfiamento e la fibrosi dei tessuti molli dell’orbita. Si manifesta con gonfiore delle palpebre, protrusione dei bulbi oculari, rossore e bruciore oculare, sensazione di corpo estraneo, incompleta chiusura dell’occhio, problemi alla vista e sensibilità alla luce.
Originano da un nodulo alla tiroide, che si forma per la crescita anomala delle cellule che costituiscono la stessa ghiandola. È possibile distinguere tra noduli benigni, tipici dell’iperplasia tiroidea, e noduli maligni, formazione neoplastica tipica dell’adenocarcinoma tiroideo. Le forme più comuni di adenocarcinoma tiroideo sono quello papillare e quello follicolare. Forme più rare sono il carcinoma midollare e il carcinoma anaplastico. Scopri di più nella pagina dedicata ai Tumori della tiroide.
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